Glossario
I principianti che si vogliono avvicinare al mondo del bonsai, devono aggiungere al loro dizionario una serie di termini che vengono espressi più e più volte, sia in questo sito sia in una normale discussione con un’altro appassionato.
Ecco un glossario completo relativo al mondo dei bonsai.
Akadama | Terreno tradizionale giapponese, che simula il materiale vulcanico del Giappone. Molto poroso, ha delle ottime caratteristiche di ritenzione di umidità e di drenaggio. |
Apex | Il punto più alto dell’albero. Ogni bonsai deve avere un apice segnalato come la parte superiore dell’albero. Considerata la caratteristica più importante della struttura, può essere un ramo oppure una foglia. |
Backbudding | Processo per cui la crescita apicale viene potata per indurre la crescita lungo il ramo o il tronco dove attualmente non esiste. |
Bankan | Un bonsai a forma di spirale, avente il tronco sinuoso, che assomiglia ad un serpente. |
Bon | Contenitore di ceramica o un vaso dove è piantato il bonsai |
Bonsai | Dal giapponese “bon” e “sai” che significano “pentola” e “impianto”. Il bonsai è molto di più di un semplice albero in miniatura. Ci sono numerosi stili di bonsai, che vengono fatti seguendo alcune difficili tecniche. L’obiettivo del bonsai che si estende in tutte le direzioni (nebari) è quello di creare un senso di stabilità, un grosso tronco che si protrae verso l’alto. Queste particolari tecniche si combinano per creare un perfetto mix di simmetria, equilibrio e proporzione. Anche la scelta del vaso è un compito piuttosto duro. |
Bunjin | Lo stile litterato, è generalmente non convenzionale, spesso rompendo le regole consolidate. Sembra sottile e con dei rami selvaggiamente piagati, con dei tronchi e del fogliame sparso. Molte volte l’albero ha circa due terzi del suo tronco, senza ramificazioni in crescita per simboleggiare la maturità. Il nome dello stile derivata da un movimento artistico (The Southern School of Chinese Landscape Painting) che era spensierata e non convenzionale. |
Chokkan | Forma eretta formale, è uno stile bonsai di base. Essenziale pèer questo stile è un tronco diritto con una struttura simmetrica e i rami perfettamente dritti. |
Chiumono | Un bonsai alto tra i quindici pollici e tre piedi di altezza. |
Dai ki | L’albero padre |
Deciduous | Si riferisce a qualsiasi gruppo di piante che perdsono le foglie al temrine del loro ciclo vegetativo. |
Even numbers | I giapponesi hanno una forte avversine per i numeri pari, solamente il numero “2” viene utilizzato; sono evitati quattro e sei |
Gi sei shi | Un ramo che viene lasciato crescere solamente per promuovere la crescita complessiva della struttura, prima di essere trasformato in un bonsai. |
Gokan | Un particolare stile di bonsai con “Cinque-tronchi” |
Goro tsuchi | Un ottimo terreno che viene naturalmente utilizzato sul fondo del contenitore per fornire un buon drenaggio ed aereazione. |
Fukinagashi | Lo stile bonsai “Spezzato dal vento”. Un aolbero bonsai che da l’apparenza di essere esposto ad una forte raffica di vento, è uno stile di base. |
Han kengai | Lo stile bonsai “Semi cascata”. SImula un albero soggetto a venti forti, dove i rami ed il tronco di un albero sono inclinati da una parte, ma non del tutto. Simile allo stile “cascata”, ma molto menu accentuato. |
Hanamono | Termine giapponese che indicata gli alberi noti per la produzione di fiori, come le azalee, la prugna e la mela. |
Hoki dachi | Lo stile bonsai di base, a “scopa rovesciata”. Di solito il tronco è molto semplice con dei rami simmetrici a ventaglio dalla cima che formano una cupola semicircolare. |
Hon bachi age | Un piatto di ceramica in cui vengono messi i bonsai durante le esposizioni |
Ichi no eda | Il ramo più basso di un bonsai |
Ukada buki | Lo stile bonsai “Zattera”. I rami di questo tipo di bonsai sono disposti in gruppo e si estendono verticalmente. |
Ishi tsuki (ishi duke) | Bonsai che vengono formati per aggrapparsi ad una roccia |
Jin (Eda-jin) | La tecnica dei “Rami secchi”. Una parte di un bonsai, spesso il ramo superiore, che è stata privata della corteccia. L’intenzione è quella di dare all’albero un aspetto vecchio e leggermente danneggiato. Generalmente intagliato, si vuole dare l’impressione di un bonsai vecchio. Vengono spesso rivestiti con una miscela di zolfo. Viene applicato tendenzialmente alle conifere. |
Kan rei sha | Panno che viene utilizzato sia per la protezione in inverno dal gelo, sia dal troppo caldo in estate |
Ka numa tsuchi | Un particolare tipo di terreno |
Katade Mochi | Un bonsai tra gli otto ed i quindici centrimetri di altezza |
Kuitsuki eda | Il ramo più breve di tutto l’albero che dona un’aspetto naturale |
Lime Sulfur | Una sostanza chimica che viene utilizzata per sbiancare e sterilizzare le parti in legno morte del tronco ed i rami spogliati per dare un aspetto invecchiato. SICUREZZA: Indossare guanti e occhiali durante la manipolazione di questo elemento fortemente alcalino. |
Mame | I bonsai di dimensioni più piccole, in genere fino ai 4 o 5 pollici di altezza |
Mei boku (Rou boku) | Un bonsai molto vecchio ed elegante |
Miki | Un termine giapponese che indica il “tronco” |
Minomo | Un termine giapponese che indica i bonsai da frutto |
Moss | Un particolare terreno in cui il vaso in cui è piantato bonsai è coperto da uno strato di muschio, che serve per creare l’illusione di un campo erboso |
Moyogi | Lo stile eretto informale, uno degli stili di base simile all’eretto formale. Il tronco invece di crescere dritto, si piega leggermente in avanti. |
Neagari (Ne-Agari) | Un particolare tipo di bonsai dove le radici sono lunghe e visibili, caratteristico delle specie tropicali e subtropicali. |
Nebari | Un termine giapponese che si riferisce alla formazione di un bonsai dove le radici sono esposte e visibili |
Ni no eda | Il secondo ramo di un bonsai |
Omono | Uno dei più grandi bonsai, con un’altezza massima di circa quattro piedi |
Penjing | Termine cinese per indicare il “bonsai” |
pH | Il pH è una misura di acidità o di alcalinità di una soluzione. Le soluzioni acquose con pH inferiore a 7 sono considerate acide, mentre i valori di pH superiori a 7 sono considerati alcalini. La maggior parte delle sostanze hanno un pH compreso nell’intervallo da 0 a 14. |
Pinching | Mezzi di controllo per plasmare e dirigere la crescita del fogliame |
Potensia | Un bonsai non ancora maturo |
Saikei | Piantare un gruppo di alberi e rocce per creare un paesaggio |
San no eda | Il terzo ramo di un bonsai |
Sashi eda (Ishi no eda) | Il ramo primario che da la direzione e il movimento all’albero |
Shakkan | Lo stile bonsai “inclinato”. Può essere considerato uno stadio intermedio tra lo stile verticale e quello a cascata. E’ uno stile di base. |
Shohaku | Termine giapponese che si riferisce alle conifere ed ai sempreverdi. (inc. pini, ginepri e larici) |
Shohin | Un bonsai piccolo che va dai cinque ai dieci pollici. |
Snaking | Termine che si riferisce all’utilizzo di un filo per modellare e piegare un albero per creare un effetto visivo e accorciare la lunghezza complessiva di un ramo |
Sui ban | Un contenitore poco profondo, senza fori di drenaggio che viene comunemente riempito sia con ghiaia che con acqua |
Taka ue | Piantare un albero ad un livello del suolo che è superiore al bordo del vaso |
Tokonoma | Uno specifico punto della casa dove è collocato il bonsai |
Za | Presentazione artistica di base dell’albero |
Zouki | Termine giapponese che indica alcune piante come gli aceri o le betulle. Questi alberi hanno tipicamente le foglie che cambiano colore stagionalmente |