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Bonsai di rosmarino: cosa sapere

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul Bonsai di rosmarino in questo articolo informativo.

Se sei capitato in questo articolo sei sicuramente alla ricerca di informazioni sul bonsai di rosmarino, saranno molte le domande a cui cerchi risposta e noi vogliamo fornirtele tutte. Questo ti permetterà di fare chiarezza e conoscere meglio questa pianta così particolare. 

Non tutti sanno che il rosmarino nasce come pianta Bonsai viste le sue dimensioni e quelle delle sue foglie, un’altra particolarità della pianta è sicuramente il suo aspetto e il suo portamento che lasciano ben visibili il tronco e tutti i rami. È una pianta che solitamente non si presta bene agli interventi correttivi dell’arte bonsai e quindi per questo non viene utilizzata in quel senso. Nelle prossime righe andremo a scoprire tutto quello che riguarda questa bellissima piante e tutte le sue caratteristiche.

Come fare rosmarino bonsai?

La pianta di rosmarino si riproduce per seme, margotta e talea se vogliamo però realizzare un bonsai è bene raccogliere la pianta direttamente dalla natura ed è un’operazione che deve essere svolta unicamente durante la stagione invernale.  È una pianta sempreverde e cresce in tutte le zone, possiamo infatti trovarla sia nelle zone aride che in quelle più miti e mediterranee. Inoltre è una pianta che cresce spontaneamente quindi non avremo difficoltà ad imbatterci in essa.

C’è da considerare che è una pianta da posizionare all’esterno e deve essere tenuta in un punto molto soleggiato anche durante le stagioni più calde, è da preservare durante le stagioni più rigide con temperature che arrivano al di sotto dello zero. 

Luminosità ed esposizione

Si tratta di un’essenza che ama il cima mediterraneo e una esposizione con luce diretta, senza troppa ombra. Teme gli sbalzi di temperatura e le gelate. Una volta rinvasata va tenuta per qualche settimana a mezz’ombra per evitare l’eccessiva evaporazione, dopo di che è meglio mantenere sempre in pieno solo per mantenere il verde e il profumo caratteristico delle foglie.

Quando e come innaffiare

L’innaffiatura varia in funzione del clima, e dalla grandezza del vaso e quantitativo di terra. Durante i periodi freddi va diradata e non fatta eccessivamente, mentre in estate le innaffiature vanno incrementate co nebulizzazione sulle foglie evitando di innaffiare nelle ore più calde, dedicando questa operazione alla sera o al mattino presto. Il Rosmarino non vuole molta acqua quindi il terreno deve drenare bene ed evitare ristagni.

Come potare un bonsai di rosmarino?

La potatura del bonsai di rosmarino va eseguita durante la stagione invernale quindi quando la pianta si trova nello stato di riposo vegetativo. In questo periodo si esegue perciò la potatura di formazione che viene poi seguita da diversi interventi di potatura leggera durante il resto dell’anno per conservarne lo status. 

Durante l’inverno si va ad eseguire quella che viene chiamata pinzatura, cioè si cerca di andare a formare lo scheletro della pianta, dandole perciò la forma desiderata e riportandola ad uno stato naturale sano. Durante l’anno invece gli unici interventi che si ottengono servono a mantenere la forma andando a tagliare i rami irregolari, secchi e spezzati. In altri casi e quando è necessario si agisce per contrastare patologie o parassiti. 

Se vi sono delle ferite sulla pianta andranno curate e coperte con una crema cicatrizzante che farà da scudo ai parassiti vegetali e animali. 

Come faccio a fare un bonsai?

Come abbiamo detto in capo a questo articolo questa pianta non si presta bene all’arte del bonsai ma con un po’ di pazienza possiamo realizzarne uno. Esegui la potatura nel modo giusto e vedrai che riuscirai a dargli la formazione desiderata. Con la giusta apprensione sarai in grado di realizzare un bonsai di rosmarino a cascata. Grazie ad una buona potatura di formazione, si può ottenere un bonsai di rosmarino che simula le piante rupestri che crescono a picco sul mare, con le chiome caratteristiche spazzate dal vento.

Concimazione del bonsai di rosmarino

Come concime per rosmarino è utile un mix di sostanze inorganiche, letame compost ben macerato. Questo per nutrire i microrganismi presenti ed arricchire il terreno permettendo di trattenere la giusta dose di acqua.

Utile un concime organico a lenta cessione, provvedendo alla concimazione ogni 2 settimane da marzo a giugno. Usare concimi specifici per ortaggi, per intensificare il profumo delle foglie proprie del rosmarino.

Quando rinvasare un bonsai di rosmarino?

Il rinvaso di questa pianta è da eseguire ad anni alterni, l’ideale è farla ai primi giorni della primavera o durante i primi giorni dell’autunno. Bisogna dare alla pianta un terriccio drenante, un terriccio per rosmarino bonsai è una scelta essenziale. Durante questa operazione oltre alla sostituzione del vaso dovrai eseguire anche la potatura delle radici eliminando quelle più legnose e ridimensionando le altre. Il composto ideale per il vaso è composta da 50% terriccio universale, 30% sabbia e 20% torba. 

Se non hai voglia di realizzare tu stesso il tuo rosmarino allora puoi provvedere all’acquisto, il mercato ti offre diverse opportunità tieni presente che il bonsai di rosmarino prezzo può essere anche molto elevato parte dai 30 euro per un piccolo bonsai semplice per salire anche al di sopra dei 200 euro. 

 

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